venerdì 8 febbraio 2008
Scorsese film su Stones è "per generazioni future"
BERLINO (Reuters) - Fin da poco dopo la loro formazione, ai Rolling Stones fu chiesto quando si sarebbero sciolti, e oggi, oltre 40 anni dopo, il nuovo documentario di Martin Scorsese sulla band britannica offre pochi dettagli in più sulla vicenda.
Secondo Scorsese, non è importante sapere se i due concerti del 2006 a New York -- da cui sono state prese le immagini per il suo lavoro -- saranno tra gli ultimi per la band sebbene una delle ragioni per cui ha scelto di girare "Shine a Light" è proprio quella di lasciare un'opera che racconti i Rolling Stones in futuro.
"(Questo lavoro) servirà a dare un'idea di come si muove un gruppo del genere per le generazioni che verranno", ha spiegato Scorsese a Reuters dopo la proiezione del film per la stampa al Festival cinematografico di Berlino.
A 65 anni, il regista nato a New York ha circa la stessa età degli Stones, e la loro musica ha fatto da colonna sonora alla sua vita influenzandone il modo di lavorare.
"Il ritmo degli Stones, la costruzione delle canzoni, la natura degli accordi usati, il suono della voce, la voce di Jagger, tutto ciò ha un effetto su di me quando ascolto le loro canzoni", ha spiegato il regista in un'intervista.
Per Scorsese inoltre, la musica influenza le immagini e non solo il suono e il regista ha resistito alla tentazione di realizzare un lavoro completo sui Rolling Stones, dicendo che per fare un'opera del genere sarebbe stata necessaria una pellicola di 10-12 ore.
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